Elenco Prestazioni
La laringoscopia a fibre ottiche permette di visualizzare la laringe attraverso un sistema ottico collegato direttamente ad un computer che registra le immagini e permette una diagnosi di precisione.
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L’effetto stroboscopico si fonda su un’illusione ottica dovuta al fatto che immagini singole presentate a intervalli molto brevi (inferiori a 0,2 secondi) rimangono impresse sulla retina dando la sensazione di un’immagine continua. In questo modo è possibile registrare il movimento mucoso delle corde vocali vere.
Questo esame spesso è eseguito con la collaborazione di un Logopedista per la valutazione della qualità della voce.
La laringostroboscopia è utile per la valutazione della voce nei cantanti, nei pazienti affetti da noduli e polipi delle corde vocali vere che necessitino di chirurgia e riabilitazione laringea, per valutare la motilità delle corde vocali nei pazienti affetti da tumori delle corde vocali e che possono essere indirizzati alla chirurgia laringea con laser a CO2.
Questa naso-fibro-laringoscopia è effettuata con la colonna endoscopica munita di sistema NBI (Narrow Band Imaging), che consente un’illuminazione particolareggiata della vascolarizzazione superficiale della mucosa delle vie aeree superiori ed è quindi in grado di rilevare alterazioni neoplastiche non visibili con l’illuminazione endoscopica standard.
Mediante l’utilizzo di un endoscopio flessibile di piccolo diametro ( circa 2.8 mm) completamente atraumatico è possibile visualizzare il naso, il rinofaringe (dove sono presenti le adenoidi) sino ad arrivare alla laringe del bambino. L’esame può essere eseguito in sicurezza in ogni paziente pediatrico.
Mediante l’utilizzo di un endoscopio flessibile ad alta risoluzione è possibile seguire e registrare il percorso che una piccola quantità di cibo semisolido percorre dalla bocca all’esofago. Questo esame definito FEES è utile per valutare i pazienti che lamentano disturbi della deglutizione (pazienti tracheotomizzati, post-chirurgici, affetti da malattie neurologiche, etc).
Mediante l’utilizzo di un endoscopio rigido sottile (diametro 2,7 mm) o flessibile è possibile visionare ciascuna cavità nasale e le sue pareti laterali per poter identificare la causa di eventuale ostruzione quali deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, poliposi nasali, neoformazioni nasali monolaterali e patologie del rinofaringe. L’esame è atraumatico ed indolore.
La rinomanometria computerizzata permette attraverso l’utilizzo di una maschera di misurare in modo oggettivo il grado di ostruzione delle singole narici. L’esame è eseguito in condizioni basali, dopo l’utilizzo di decongestionanti nasali o dilatatori delle narici. Il risultato è registrato su un PC e riportato su un grafico.
Mediante l’utilizzo di un endoscopio rigido sottile (diametro 2,7 mm) e non traumatico o con un otoendoscopio è possibile visualizzare sullo schermo del PC con un ingrandimento di 2-4 volte la membrana timpanica e diagnosticare con precisione la eventuale presenza di una otite.
Grazie all’algoritmo TIP, ideato e pubblicato su una importantissima rivista internazionale nel 2019, il Dott. Domenico Di Maria è in grado di fare una diagnosi precisa di otite, soprattutto in età pediatrica
Il paziente che soffre di vertigini è posizionato seduto con una maschera a raggi infrarossi che inquadra gli occhi mentre sono al buio. In questo modo si può osservare il movimento degli occhi. Un segno tipico delle vertigini è il “ristagno” un movimento involontario dei globi oculari che può essere spontaneo o evocato da movimenti sul lettino. I movimenti oculari ed il nistagmo sono registrati e valutati mentre il paziente è seduto o assume diverse posizioni sul lettino. In questo modo è possibile fare diagnosi delle più comuni malattie vertiginose come la canalolitiasi, il deficit vestibolare acuto, la malattia di Meniére, età.
L’audiometria tonale e vocale sono esami fondamentali per diagnosticare danni a carico degli organi uditivi e per individuare i pazienti che possono beneficiare di una terapia medica, chirurgica o audioprotesica.
L’esame impedenzometrico racchiude in se due esami la timpanometria e la reflessologia stapediale. Esso è fondamentale per identificare malattie a carico dell’orecchio medio (otite media effusiva, otite media cronica, etc). Esso è sempre eseguito in associazione con l’audiometria perché rappresenta la conferma del risultato audiometrico che è alla base di una malattia uditiva o della normalità di quell’orecchio.
L’audiometria infantile è una metodica audiometrica dedicata a bambini tra i 3 ed i 6 anni di età.
I piccoli pazienti sono invitati ad giocare con un tablet mentre attraverso le cuffie sono inviati suoni ad intensità e frequenze differenti. Quando sentono o non sentono un suono interagiranno diversamente con il tablet consentendo al sistema di registrare il grafico audiometrico.
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I potenziali evocati uditivi, definiti con tanti termini tra i quali quello più comune è ABR, sono utili per ricercare la presenza di alterazioni della percezione e della conduzione nervosa attraverso il nervo uditivo.
Questo esame è indicato per la diagnosi precoce delle ipoacusie nei neonati, i quali possono essere sottoposti a questo esame mentre dormono o per confermare malattie del nervo uditivo (spesso monolaterali) nell’adulto.
L’ABR è anche utile in medicina legale per la misurazione oggettiva della soglia uditiva.
I pazienti russatori ed affetti da sonnolenza diurna devono obbligatoriamente sottoporsi allo studio notturno del sonno. In questo modo si possono “conteggiare” in modo preciso il numero di apnee/ora in una notte.
In base a tale numero può essere stabilita la gravità della malattia da russamento.
L’installazione dell’apparecchio avviene presso l’ambulatorio ma potrà svolgersi a domicilio del paziente.
Al momento è in dotazione il sistema whatchPAT che risulta essere poco “invadente”: esso si indossa come un orologio con un piccolo dispositivo da applicare al dito indice.